Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Domenica 24 marzo - Domenica delle Palme - Anno B

PER SEGUIRE GESÙ CRISTO DOBBIAMO SPOGLIARCI DI TUTTO

Mc 11,1-10; Is 50,4-7; Salmo 21; Fil 2,6-11; Passione, Mc 14,1-15,47

«Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?»: si tratta della Pasqua di Gesù. In questo contesto di grande condivisione fra i Dodici e il Maestro, Gesù disse: «Uno di voi mi tradirà». Dopo la Cena verrà consegnato da Giuda. Per adesso, lui stesso si consegna e si dona, sotto il segno del pane, nelle mani dei Dodici. «Preso del pane lo spezzò»: la frase esprime il suo donarsi fino in fondo. Il calice, invece, viene prima condiviso e poi vengono pronunciate le parole di Cristo su di esso, e così il suo sangue diventa il sangue dell’alleanza versato per molti.

Infine, Gesù, dopo la consegna al Padre nel Getsèmani, oppresso dalla tristezza e dall’angoscia, abbandonato da Dio, muore nella spogliazione e nella solitudine più totale.

Il bilancio del suo ministero pubblico non è molto positivo. La sua identità non è stata riconosciuta; le esigenze della sequela sono cadute nel vuoto, ai successi iniziali hanno corrisposto crescenti ostilità. La gente, in generale, è rimasta delusa. Le autorità romane e i soldati trattano Cristo come fosse un uomo qualsiasi: lo spogliano delle sue vesti e di ogni dignità umana.

Ultime ore: gira e rigira, Gesù finisce sulla croce maledetta. Ora terza: ai suoi piedi, nessuna persona, che sappia condividere il suo dramma. Ora sesta: il cielo si oscura e vien meno la comunione con l’intera creazione. Ora nona, un grido lancinante: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Anche la comunione con il Padre si interrompe. Fra i Dodici c’è chi lo rinnega, chi lo tradisce e chi fugge: nessuno si salva.

Ma vi sono anche alcuni piccoli segni di speranza. Primo, il centurione romano, un pagano, esclama: «Davvero quest’uomo era figlio di Dio». Secondo: le donne prendono il posto dei Dodici. Esse sono sempre presenti, anche durante il processo romano. Terzo: Giuseppe d’Arimatèa, membro del Sinedrio e che aspettava il Regno dei cieli, va con coraggio da Pilato e chiede il corpo di Gesù.

Molto prima Marco aveva accennato a una presenza misteriosa. Siamo nel Getsèmani: al bacio di Giuda, la folla armata cattura Gesù e anche un giovane che aveva addosso solamente un lenzuolo, ma egli lasciato il lenzuolo fuggì via, nudo. Per seguire Cristo dobbiamo veramente spogliarci di tutto. Questo giovane (neaniskos) non è un dettaglio insignificante. Per Marco è una figura importantissima. Chi sarà mai? La risposta la troveremo nella Veglia pasquale. Buona Settimana Santa.

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