Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Domenica 6 febbraio - 5ª domenica Tempo Ordinario - Anno C

IL MIRACOLO CAMBIA LA VITA AI DISCEPOLI DI OGNI TEMPO

Is 6,1-2.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

Gesù sa bene che “nessun profeta è ben accetto nella sua patria” (v. 4,24), ma sa anche di essere stato accolto con applausi. Cristo persevera, e se ne va nelle sinagoghe della Giudea. Il Vangelo di oggi: “Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio ... ”: non si tratta di una parola su Dio, ma di una parola che proviene “da” Dio, siamo di fronte a un genitivo soggettivo.

“Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret”: nell’Antico Testamento si preferisce chiamarlo Kinneret (a forma d’arpa), e nei Vangeli, 46 volte come “mare” e cinque volte come “lago”. In realtà è un lago formato dal fiume Giordano che misura 21 chilometri di lunghezza, 11 di larghezza e 45 metri di profondità. Nel Nuovo Testamento viene chiamato Gennèsaret, mare o lago di Galilea, e lago di Tiberiade.

Lo scenario di questo luogo ci invita alla meditazione e a pensare alla presenza del Maestro. Fra una pesca andata a vuota e una abbondante, Cristo chiama i primi discepoli. Possiamo dividere il racconto in tre parti: Gesù insegna alla folla (vv. 1-3), pesca miracolosa (vv. 4-7), dialogo con Simon Pietro (vv. 8-11). Dopo la missione di Gesù, troviamo al centro il miracolo, che ci offre una chiave di lettura riguardo al successo della missione dei discepoli. Gesù ammaestra la folla da una barca, come fosse una cattedra.

Poi all’improvviso si sviluppa un dialogo intenso fra Gesù, Simone (Pietro) e, sullo sfondo, Giacomo e Giovanni. Simone, dopo i primi dubbi ben comprensibili a causa del precedente fallimento notturno, obbedisce alle parole del forestiero (Gesù): «Sulla tua parola getterò le reti» (v. 5), manifestandogli così piena fiducia. Si tratta di un vero miracolo: “Le loro reti quasi si rompevano”, i compagni vennero ad aiutarli e “riempirono entrambe le barche fino a sommergerle” per la grande quantità di pesci. L’intervento della “parola” di Cristo supera ogni attesa e previsione.

Poi viene il dialogo fra Gesù e Simone. Di fronte a tanta potenza divina esplosa in Gesù, Simon Pietro si gettò alle sue ginocchia riconoscendo la sua povera umanità e dicendo: «Allontanati da me, perché sono un peccatore». E Cristo risponde a Simone: «D’ora in poi, sarai pescatore di uomini». Letteralmente: «Prenderai esseri umani vivi». Essere catturato vivo vuol dire sfuggire al massacro e sperare nella liberazione.

Il miracolo ha cambiato la vita ai primi discepoli di Cristo. Dopo di loro seguirà una lunga lista di discepoli.

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