Rivedere la legge elettorale per dare adeguata rilevanza alla Romagna

Serve subito una modifica alla legge elettorale emiliano-romagnola per garantire una equa rappresentatività in Assemblea Legislativa di tutti i territori, da Rimini a Piacenza, in modo da dare risposte sempre più puntuali e precise a tutti i cittadini con amministratori vicini ai territori. In una Regione complessa e forte nella sua diversità come l’Emilia-Romagna, avere una effettiva rappresentanza territoriale è molto importante. La Romagna è un territorio che cresce, volano turistico e imprenditoriale della nostra Regione e non solo, ma ha bisogno di essere rappresentata come merita. Lo sostiene la riconfermata consigliera regionale Lia Montalti all'indomani del risultato delle urne che hanno assegnato minore rappresentanza alla Romagna.

Dopo il risultato positivo della coalizione di centrosinistra e del neoeletto presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, con oltre il 51 per cento dei consensi, si fanno i conti sui consiglieri regionali che siederanno in Assemblea Legislativa nei prossimi cinque anni.

Per una serie di concause, che valgono in modo bipartisan sia per la maggioranza che per le opposizioni, dipendenti dalla legge elettorale, ben l’82 per cento dei neo consiglieri eletti (41 su 50) sono emiliani, mentre solo 9 sono romagnoli (erano 12 la scorsa legislatura).

Nulla di illegittimo, tutto in linea con la legge elettorale. Senza alcun dubbio contano la qualità delle persone chiamate a ricoprire ruoli di responsabilità e la qualità delle politiche condivise e scritte nere su bianco nei programmi elettorali. Tuttavia, chi è stato in un organismo legislativo o di governo, a qualsiasi livello, sa bene come questo funziona e soprattutto quanto la rappresentanza sia fondamentale, dà la possibilità di ascoltare da vicino e dare risposte alle esigenze e richieste provenienti dai territori, dai cittadini, dalle associazioni e dalle imprese locali. Proprio per questo è importante mettere in campo un sistema elettorale che dia sempre massima rappresentanza a tutti i territori, conclude la sua nota la Montalti.