Dal Mondo

A 40 km dal Cairo sta sorgendo la più grande cattedrale cristiana del Medio Oriente. Voluta dal presidente egiziano come "simbolo di coesistenza", nel cantiere vi lavorano 3.000 operai, su tre turni, 24 ore su 24. La notte di Natale, che i copti hanno celebrato tra il 6 e 7 gennaio, è stata inaugurata una prima parte. Ora è una corsa contro il tempo per completarla entro il prossimo Natale. Tutti al lavoro, ingeneri cristiani e musulmani insieme, con l'aiuto dell'esercito. Il Sir è entrato nella cattedrale.

Nel villaggio cristiano di Der Dronka (Assiut) dove i francescani hanno avviato una serie di attività (un forno, un mulino, una scuola, una falegnameria e raccolta differenziata di rifiuti) per permettere alla popolazione locale di vivere, con dignità, del proprio lavoro.  Il sogno? Aprire un distributore di benzina e acquistare due pompe per lo spurgo di fosse biologiche. Tutto nello stile di incontro e dialogo che, nel 1219, vide protagonista Francesco di Assisi con il sultano Melek al-Kamel, a Damietta, in Egitto.

Una delegazione italiana - composta dal presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini e dal presidente del Consorzio Cermac Enrico Turoni, accompagnata dall'ambasciatore italiano in Zambia Filippo Scammacca Del Murgo - ha presentato Macfrut agli operatori del settore e ha varato la Zambia Women in Agriculture Cooperative Society

Dalla ricerca “Eu kids online per Miur e Parole O_Stili” presentata ieri a Roma emerge che è in aumento il numero di ragazzi e ragazze tra i 9 e i 17 anni che hanno fatto qualche esperienza su Internet che li ha turbati o fatti sentire a disagio. Sul Corriere Cesenate dell'1 febbraio dedicheremo ampio spazio al primo "Festival della Salute digitale" organizzato dall'associazione Psichedigitale, in programma a Cesena dal 5 al 12 febbraio prossimi.

Papa Francesco oggi all'udienza generale del mercoledì e la Cei, la Conferenza episcopale italiana, hanno fatto appelli per la liberazione di prigionieri tenuti in ostaggio nella Repubblica Democratica del Congo.

Ha preso il via dalla Striscia di Gaza la visita in Terra Santa dei vescovi di Usa, Canada, Ue e Sud Africa (Holy Land Coordination). Nella parrocchia cattolica della Sacra Famiglia, composta da solo 138 fedeli, i vescovi hanno ascoltato le parole del parroco, padre Mario Da Silva, e il grido dei giovani locali, desiderosi di restare nella loro terra ma spinti a lasciarla dalle sempre più gravi e disagiate condizioni di vita e dalle crescenti pressioni fondamentaliste.

Il Paese balcanico, entrato nella comunità nel 2007, inaugura oggi e domani, 11 e 12 gennaio, la presidenza di turno dell'Unione europea. Sofia accoglie i vertici Ue per alcune manifestazioni ufficiali e gli incontri di lavoro attorno al programma politico e legislativo che il governo bulgaro intende realizzare da qui al 30 giugno. Sul tavolo difficili dossier, mentre le spinte dei populismi mettono a rischio il processo di integrazione.

Sul Corriere Cesenate di domani, giovedì 11 gennaio, torniamo a raccontare di romagnoli all’estero. Tutta gente che continua a farsi onore lontano da casa, grazie soprattutto al genio italico, alla capacità di adattamento, alla volontà e alla passione tipiche della nostra terra.

Non c'è pace in Nigeria, dove continuano gli attacchi alle chiese e alle moschee, le rapine a mano armata e i rapimenti, tra cui sei religiose nigeriane di cui non si hanno più notizie da un mese e mezzo. La desolazione e gli appelli del card. John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja: "Siamo tutti sotto attacco, cristiani, musulmani, gente di altre tribù. Tutti soffriamo a causa della scarsa sicurezza".

Un conflitto israelo-palestinese ancora più avvitato su se stesso, dopo l’annuncio di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele. “E il futuro non promette nulla di buono”, dichiara Riccardo Redaelli, docente ordinario di geopolitica alla Facoltà di scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano.

Il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani al Sir: “I cristiani nel mondo sono perseguitati e uccisi non perché cattolici o ortodossi, protestanti o luterani ma perché cristiani. Il loro sangue ci unisce e i martiri nel Cielo hanno già trovato quella unità che noi cerchiamo sulla terra”.

Da Sarsina ad Amman, capitale della Giordania, per insegnare l’arte del confezionamento delle cravatte in maniera artigianale. Dal laboratorio di piazza San Francesco, che proprio quest’anno ha chiuso la produzione dopo una storia pluridecennale, la qualità e lo stile Made in Italy, che da sempre hanno caratterizzato Regal Cravatte di Viletta Righi, sono sbarcate in Medio Oriente.

"L'Onnipotente che si fa piccolo nel bambino di Betlemme": è questo il significato profondo del Natale per il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. Un evento che interpella anche i non credenti e che provoca ricadute concrete nella vita di tutti. In Terra Santa e in Medio Oriente questo vuol dire lavorare per il dialogo e la pace. Un appello ai pellegrini: "Non spaventatevi! Venite in pellegrinaggio e state vicino ai cristiani di Terra Santa".

"I cristiani non devono tradire la loro fede. Sono chiamati a condurre l’umanità alla fratellanza universale". Così il cardinale Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale, a margine di un summit ecumenico in Vaticano per parlare di xenofobia e populismo. L'intento delle Chiese è preparare il terreno per una Conferenza mondiale sugli stessi temi, in programma dal 21 al 24 maggio 2018

Macfrut si è presentato in Tanzania, Etiopia e Uganda

L’annuncio ufficiale è atteso per oggi, 6 dicembre, ma la notizia è già di dominio pubblico ed è quella che i palestinesi, e la comunità internazionale, temevano: il presidente Usa, Donald Trump, sposterà l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. Le reazioni palestinesi, le prime voci dei cristiani, e la preoccupazione della comunità internazionale. L'appello di Papa Francesco al termine dell'udienza generale

I primi 25 profughi del Corno d'Africa, tutti in condizioni di vulnerabilità, sono arrivati oggi a Roma, all'aeroporto di Fiumicino, dopo aver vissuto anni duri e drammatici nei campi per rifugiati in Etiopia. Entrano regolarmente in Italia tramite i corridoi umanitari, nell’ambito del protocollo di intesa con lo Stato italiano, siglato dalla Cei – che agisce attraverso Caritas italiana e Fondazione Migrantes – e dalla Comunità di Sant’Egidio.