Dal Mondo

La riunione dei capi di Stato e di governo del 28 e 29 giugno è chiamata ad affrontare temi delicati e pressanti: dai flussi migratori alla governance economica, dal Brexit alla difesa comune. Ma sono i barconi e le navi in arrivo dall'Africa a contrapporre gli Stati membri, con un dibattito finora segnato da chiusure e interessi (leggasi egoismi) nazionali. I cittadini attendono risposte che non possono essere nuovamente rimandate

A pochi giorni dal ritorno di don Giorgio Bissoni in Venezuela, la Caritas di Cesena-Sarsina ha organizzato un incontro con il missionario per conoscere da vicino la critica situazione del Paese sudamericano, a partire dagli abitanti della missione di Carupano dove opera come fidei donum.

I capi di Stato e di governo dei 28 Paesi membri si riuniranno la prossima settimana per il Consiglio europeo, chiamato a trattare un fitto ordine del giorno comprendente i principali nodi della politica continentale, dalle migrazioni all'economia, dalla sicurezza al Brexit. Si tratta di una nuova occasione per rilanciare concretamente l'integrazione. Altrimenti si profila il rischio di sgretolare la "casa comune", aprendo la strada agli egoismi nazionali e indebolendo l'Europa sulla scena mondiale

"Una grande impresa in perdita". Così Papa Francesco, nella preghiera ecumenica a Ginevra, ha definito l'ecumenismo, mettendo in guardia dalla divisione tra "conservatori" e "progressisti". Il cristiano si schiera solo da una parte: quella di Gesù e del Vangelo. Nell'incontro ecumenico, il Papa ha chiesto "un nuovo slancio evangelizzatore"