Dal Mondo

Si è aperta ieri, lunedì 6 novembre a Bonn, la 23ª conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop23). I leader mondiali stentano a prendere decisioni in grado di fermare il riscaldamento climatico nonostante gli uragani, la siccità endemica, l'innalzamento degli oceani.

Stallo politico e militare tra i curdi e il Governo centrale di Baghdad, dopo il referendum per l'indipendenza del 25 settembre scorso. In mancanza di un accordo, i due contendenti si fronteggiano dalle rispettive posizioni nella Piana di Ninive, tradizionalmente abitata dai cristiani. Instabilità politica e insicurezza rischiano così di vanificare gli sforzi dei cristiani di rientrare nei villaggi e di riedificare le loro abitazioni, distrutte durante gli oltre tre anni di occupazione dello Stato Islamico. Un conflitto adesso tra i due contendenti potrebbe dare il colpo di grazia alla presenza cristiana nel Paese. Le testimonianze dei sacerdoti Paolo Mekko e Benham Benoka e la speranza di vedere presto il Papa in Iraq.

“La nostra città e la nostra nazione sono stordite da un altro atto di violenza senza senso”. Lo ha dichiarato il cardinale di New York, Timothy Dolan, commentando l’attacco terroristico che il 31 ottobre a Downtown Manhattan ha provocato la morte di 8 persone e il ferimento di altre 11.

Un uomo di 29 anni, Sayfullo Saipov di nazionalità uzbeca, residente in New Jersey, ha falciato con un pick-up della nota ditta Home Depot, alcuni ciclisti proprio sulla pista a loro riservata, prima di schiantarsi contro uno scuolabus. L’aggressore, colpito all’addome dalla polizia, mentre agitava una pistola ad aria compressa e un’altra arma giocattolo è stato sottoposto ad intervento chirurgico e al momento sembra fuori pericolo.

Rottura finale in Catalogna. Venerdì 27 ottobre il parlamento di Barcellonaha ha dichiarato l'indipendenza da Madrid e ha dato il via al processo costituente della Repubblica. Nel frattempo il Senato di Madrid ha approvato l’attivazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, che di fatto porterà ad esautorare le istituzioni catalane, mentre Madrid assumerà la guida del governo regionale, delle forze dell’ordine e della tv catalana.

Nella missione diocesana di Playa Grande, a Carupano in Venezuela, opera don Derno Giorgetti, sacerdote fidei donum della nostra Diocesi, per tanti anni in missione. In occasione della visita di papa Francesco è tornato a casa, ma poi è subito rientrato nel Paese sudamericano dove si vive una situazione ormai drammatica.

"Di fronte ad un attentato così grave non bisogna abbassare le braccia ma guardare in faccia la situazione e vedere come si può rispondere, nel migliore dei modi. Oltre alle vittime che piangiamo, non bisogna rendere vittima anche la nostra speranza". È l'appello lanciato da monsignor Giorgio Bertin, amministratore apostolico di Gibuti e Mogadiscio, dopo l'attentato terroristico in Somalia, con oltre 300 vittime.

Il Papa chiede alla Fao di "cambiare rotta", superando i conflitti e i cambiamenti climatici, le due cause della relazione tra fame e migrazioni. "Introdurre nel linguaggio della cooperazione internazionale la categoria dell'amore", la proposta. Appello per il disarmo e per fermare il ricorso alle armi di distruzione di massa. "La gestione della mobilità umana richiede un'azione intergovernativa coordinata e sistematica"

Monsignor Giorgio Biguzzi, sacerdote cesenate, per tanti anni missionario in Africa, vescovo emerito di Makeni, in Sierra Leone, sarà ospite di Monica Mondo per "Soul" su Tv2000. La puntata andrà in onda sabato 14 ottobre alle 12.15 e alle 20.45.

Monsignor Robert F. Vasa è il vescovo della diocesi più colpita dalla devastazione degli incendi: al momento la conta dei morti si ferma a 23, mentre il numero degli scomparsi è di circa 250. “La nostra diocesi è stata colpita duramente - spiega in un messaggio ai fedeli - e viviamo una situazione di incertezza. Dei 17 incendi che stanno devastando la zona, la maggior parte sono concentrati in tre contee del nostro territorio”

Delusione nelle file separatiste, soprattutto tra i giovani della CUP. Confusione e incertezza tra gli analisti. Attesa per la risposta di Madrid. Con questi sentimenti la Spagna e la Catalogna si sono risvegliate questa mattina, dopo il discorso Parlament de Catalunya del presidente catalano, Carles Puigdemont.