Editoriale

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L'editoriale della settimana

Alla fine è dovuto intervenire persino il Papa emerito. “Tra i due pontificati c’è una continuità interiore”, ha scritto in una lettera lunedì scorso Benedetto XVI.

È la nuova realtà con la quale siamo chiamati a confrontarci. Le elezioni politiche di domenica scorsa hanno modificato in maniera radicale la geografia politica italiana. Non esiste più nulla di precostituito. Non esistono più le regioni ‘rosse’.

“Non balconate”. Ce lo ha ricordato il vescovo Douglas con la Nota pastorale in vista delle elezioni di domenica prossima. Già il titolo, ripreso dalla felice espressione usata da papa Francesco in piazza del Popolo a Cesena lo scorso primo ottobre, costituisce un programma di lavoro.

Ci stiamo infilando sempre di più in un tunnel, ma ormai le famiglie italiane, bastonate da ogni parte, non se la sentono di mettere al mondo molti figli. Uno, spesso, basta e avanza.

Il rischio evidente è che nella rincorsa all’ultimo voto si smarriscano alcune regole di pacifica convivenza e di dialettica fra le parti. Ci si può confrontare anche in maniera accesa, ma sempre nell'ambito di un dibattito civile. Invece, troppo spesso accade il contrario.

Candidati che entrano ed escono dalle liste, pressioni, ripescaggi e litigi. Nulla di nuovo, anche se la fragilità della politica è specchio della liquidità della società civile.

Cerchiamo di andare oltre la notizia, di farci guidare in una realtà autentica, non solo quella popolata di paure e di negatività.

L’inizio di un nuovo anno è il momento degli impegni. Si rinnova il patto di stima, di amicizia e di affetto con tanti nostri abbonati. Un momento molto importante e al tempo stesso delicato. Significa rimettersi in discussione e rivedere il proprio modo di cercare le notizie ogni settimana.