Editoriale

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L'editoriale della settimana

Chiedere ogni anno il rinnovo dell’abbonamento è come scommettere un’altra volta. Nulla va mai dato per scontato. Proprio come non riteniamo per acquisito il nostro lavoro. Anzi, con il nostro lavoro ci mettiamo in vetrina, sotto il giudizio di tutti, in particolare di voi con i quali il rapporto è stretto e dura da lunghi anni, segno di una stima reciproca.

Lo spread non è un giochetto noioso, ma il termometro della febbre. Adesso sta a 38. Non si muore, con 38 di febbre. Non si resiste a lungo, con 38 di febbre. Se poi sale…

Il sindaco di Cesena ha scritto al Corriere Cesenate in difesa del pluralismo dell'informazione, a rischio dopo l'annunciato taglio dell'omonimo fondo da parte del Governo.

Mentre tutti in Italia stanno commentando la discriminazione attuata dall’Amministrazione comunale che ha chiesto un supplemento di documenti per le famiglie di immigrati che domandano una riduzione del costo della mensa, mi avventuro nel voler leggere la notizia anche sotto un’altra luce.

Nelle derive totalitarie, una delle prime mosse è quella di mettere la museruola ai media. Non vorremmo incamminarci su quella strada.

Il debito pubblico non è una questione per specialisti. Non si tratta di argomenti da lasciare a chi si intende di numeri, di grafici, di iperbole, di macroeconomia e diavolerie similari. Riguarda tutti noi. Attiene a chi va a fare la spesa, a chi si ingegna per portare a casa uno stipendio, a chi cerca una prima occupazione, a chi pensa di potersi costruire un futuro.

Bastano pochi giorni in Venezuela, con i nostri sacerdoti fidei donum impegnati nella diocesi di Carupano, nella parte est del Paese, per capire con immediatezza da dove viene il sentire di Bergoglio. Per comprendere in fretta dove è nato e si è sviluppata quella “teologia del popolo” che fa di papa Francesco un successore di Pietro anomalo, nuovo, innovativo, quasi rivoluzionario per noi abituati a un cristianesimo da salotto.

L’impegno a combattere gli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, sia di potere che sulla coscienza che sessuali, da parte di chierici o di laici nella Chiesa, nella società e nelle famiglie, ci deve vedere uniti.

Bergoglio non usa mezzi termini, come si addice al suo stile, e non perde l’occasione per ribadire quello in cui crede. “Nessuno può vivere isolato o indipendente dagli altri. La vita sociale non è costituita dalla somma delle individualità, ma dalla crescita di un popolo”. Persona e popolo, torniamo da dove siamo partiti. È il pallino di Francesco: tenere insieme elementi che appaiono in contraddizione.

Settembre è il mese della ripresa. Il tempo delle vacanze è ormai finito per molti. Le giornate si accorciano. Molti si lamentano di queste settimane. Eppure…