L’augurio del presidente della Cei è che il Sir “possa continuare nella fedeltà e nell’apprezzamento di tutti il suo servizio alla Chiesa e alla società”
Dalla Chiesa
Si è concluso così il terzo Sinodo convocato da Papa Francesco, dopo quello in due tappe sulla famiglia
Lo scrive il fondatore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, nel numero di novembre di “Vita pastorale”
Sia la visione teologica, sia le relative declinazioni della missione, non possono prescindere da quegli uomini e quelle donne che hanno fatto la scelta di andare fino agli estremi confini del mondo. Ma proprio perché “Dio è giovane”, è importante non solo sapersi mantenere giovani, ma anche accettare le istanze del rinnovamento
Sono state lette oggi, in Aula, le relazioni dei 14 Circoli Minori sulla terza parte dell'Instrumentum laboris. A conclusione della terza settimana del Sinodo dei vescovi sui giovani, in corso in Vaticano fino al 28 ottobre, diamo voce ai tre Circoli di lingua italiana
Ci sarà anche il volto indigeno della Chiesa alla Gmg di Panama. Si stimano in oltre mille i giovani indigeni, provenienti da diverse parti del mondo, che prenderanno parte all’incontro mondiale della gioventù indigena (Imgi) che avrà luogo nei giorni precedenti la Gmg (dal 17 al 21 gennaio), a Soloy, comarca indigena di Ngäbe-Bugle, diocesi panamense di David.
Qual è il contributo che i padri sinodali e partecipanti dal Medio Oriente stanno dando a questo Sinodo? "Mancano ancora diversi giorni - risponde monsignor Pierbattista Pizzaballa - e alcuni padri devono ancora parlare. È vero che c’è bisogno di pane, di giustizia, di prospettive sociali ma abbiamo anche bisogno di riconciliazione nelle nostre comunità, di dialogo.
“Anche se minoranza possiamo come cristiani essere forti, a condizione però di non rimanere zitti e avere il coraggio di parlare, non tanto per noi stessi, ma per il bene comune della società. L’Europa ha bisogno di questo collante dell’umanesimo cristiano, altrimenti sprofondiamo in un vuoto pericoloso”
Il Papa menziona l’iniziativa “Fame Zero 2030”, che servirà a realizzare il secondo degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030
“Profeta di una Chiesa estroversa che guarda ai lontani e si prende cura dei poveri”: così Francesco ha definito il quarto Papa Santo del Novecento, il terzo canonizzato sotto il suo Pontificato
Dal 4 al 6 gennaio 1964 Paolo VI fu il primo Papa nella storia a recarsi pellegrino in Terra Santa. Un viaggio pieno di gesti di grande spessore storico e spirituale che non sono rimasti senza conseguenza, specialmente in campo ecumenico.
In una lettera al porporato, Francesco riconosce nella richiesta di rinunciare all’incarico il cuore del pastore che guarda al bene della Chiesa al di sopra di ogni divisione seminata dal padre della menzogna. Il cardinale Wuerl chiede perdono per eventuali errori di giudizio del passato
La pratica del Vangelo è di molto superiore al variare delle civiltà e delle mode culturali. "Cristo non ci ha indicato un programma facile, ma un programma difficile, arduo, pieno di sacrifici. È un Vangelo esigente, invadente dei nostri interessi, difficile. Non lo si può seguire se si è deboli, fiacchi, vili, se si antepongono gli interessi subalterni a quelli superiori dello spirito: il dovere, la giustizia, il bene comune"
“Un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti”. Lo ha denunciato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al quinto comandamento
In libreria, da domani, in coedizione Rizzoli-Lev, “Ave Maria”, il nuovo libro in cui papa Francesco affronta il mistero di Maria percorrendo la preghiera mariana in un dialogo con don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova
Il Pontefice risponde alle domande di don Marco Pozza per il programma ‘Ave Maria’ in onda dal 16 ottobre in prima serata
La lettera integrale è stata pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede
A fermare il Papa e a chiedergli un messaggio video è monsignor Emmanuel Gobilliard, vescovo ausiliare di Lione
Papa Francesco ha aperto il Sinodo con un'omelia incentrata su due verbi - sognare e sperare - per "guardare direttamente il volto dei giovani", senza lasciarsi condizionare da "profeti di sventura" o da "errori e peccati" anche di figli della Chiesa. No ad "autopreservazione e autoreferenzialità", sì allo sguardo profetico di Paolo VI e alla sua fiducia nei giovani, che la Chiesa non può lasciare nelle mani dei "tanti mercanti di morte". Nell'ampio discorso di apertura, durato più di mezz'ora e lungamente applaudito, un "grazie" ai giovani e l'invito a dialogare tra le generazioni uscendo da pregiudizi e stereotipi. Perché il risultato del Sinodo non è "solo un documento".
Prima della partenza per i Paesi Baltici, Bergoglio ha incontrato il direttore internazionale della Rete mondiale di preghiera per il Papa, e gli ha chiesto di diffondere questo suo appello
Papa Francesco ha nominato monsignor Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica, segretario generale della Conferenza episcopale italiana
Tanti i volti che, tra pellegrini, soci e volontari, animano il pellegrinaggio nazionale promosso da Unitalsi in occasione del 115° anniversario associativo. Dalle espressioni commosse di chi si immerge nelle piscine ai barellieri che, nonostante il caldo di questo settembre insolitamente estivo tra i Pirenei, non cessano un istante di svolgere la propria attività di volontariato, alla dolcezza delle sorelle che con la loro inconfondibile divisa bianca hanno una parola per tutti.
Al termine dell'udienza di oggi, il Papa ha annunciato un Messaggio indirizzato ai cattolici cinesi e alla Chiesa universale, pubblicato quasi in contemporanea con le sue parole. L'obiettivo: fugare ogni dubbio dopo la pubblicazione dell'Accordo Provvisorio firmato a Pechino.
In ogni accordo di pace, ha ricordato Francesco di ritorno dall'Estonia, “tutte e due le parti perdono qualcosa” e tuttavia adesso, ha rimarcato, “è il Papa a nominare” i vescovi cinesi.
Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha introdotto i lavori del Consiglio permanente. Collegialità, liturgia, preti stranieri, fede e cultura, lotta alla pedofilia e migranti, questi alcuni temi affrontati
Il porporato ha proposto all’assemblea due prospettive educative: “accompagnamento” e “discernimento”
Alla viglia dell’arrivo del Papa nei Paesi baltici, abbiamo raccolto le testimonianze dell’arcivescovo di Vilnius, mons. Gintaras Grusas, di Riga, mons. Zbigņevs Stankevičs e dell’amministratore apostolico di Tallin, mons. Philippe Jourdan
Don Tonino Bello: “La Chiesa è chiamata fuori dai recinti sacri per mettersi sulle strade del mondo”
Anche la Chiesa oggi è chiamata a questa transumanza, a questo passaggio esodale; è chiamata fuori, tirata fuori dai recinti sacri, dal tempio, dai suoi cenacoli, per mettersi sulle strade del mondo, per condividere la storia del mondo, la passione del mondo, le gioie, le sofferenze...
“Noi per – unici, solidali, creativi”, il titolo dell’incontro del 6 ottobre
“L’importanza dell’abbazia per il popolo nonantolano e non solo, opportunamente richiamata nei discorsi delle autorità e degli esperti prima della messa, è enorme. In queste settimane ne sono arrivati echi anche a me da varie parti d’Italia”