Editoriale

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L'editoriale della settimana

Tanti i non votanti. È anche vero che, in diverse circostanze, l’astensione è un modo per esprimere un giudizio che va letto e interpretato

Basta con la legge del più forte, è il non detto del Papa. Basta con le prevaricazioni. Da questa grave crisi globale usciremo migliori o peggiori di prima, «uguali no». Da tutto il pianeta sale «il grido della terra e dei poveri». Siamo chiamati ad ascoltarli entrambi, come ci sollecita con grande forza Francesco

Prima si fa, poi si parla. Si condensa in queste poche parole il nuovo stile imposto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Si tratta di un metodo inedito per la politica italiana degli ultimi 30 anni, cui molti non sono abituati. Su questo terreno alcuni commentatori cercano di fare le pulci al primo ministro

L’ immagine del ponte piace a papa Francesco. Ha invitato spesso a costruirne invece di alzare muri. I ponti collegano, mettono in comunicazione, uniscono due sponde. Bergoglio è ricorso a questa allegoria anche domenica scorsa nella sua breve sosta nella capitale ungherese, Budapest

Se chiediamo che in Afghanistan siano rispettati i diritti umani non possiamo rifiutare l’accoglienza di quanti sono fuggiti e fuggiranno dal terrore e dalla violenza. Questo è stato nei giorni scorsi il monito che il Presidente della Repubblica ha rivolto all’Europa e, di conseguenza, all’Italia

Anche se il Covid ancora non è stato sconfitto, si sente che qualcosa tra noi sta cambiando. C’è il vento fresco della novità

Cos’hanno risolto le guerre? Cos’hanno prodotto? Belle domande, eh? In genere sono arrivate nuove guerre. Nuova morte. E se avesse ragione papa Francesco? Fratelli tutti

La nostra speranza, l’àncora cui tutti tendiamo, alla quale desideriamo aggrapparci è lì alla nostra portata. Noi non ce ne accorgiamo e neppure ce ne rendiamo conto. Eppure è sotto i nostri occhi

Per evitare il ritorno a lockdown più o meno rigidi, l’adozione del green pass pare oggi la misura meno invasiva. Per il bene di tutti e di ciascuno

L’ultimo rigore degli inglesi parato da Donnarumma, dopo l’inatteso errore di Jorginho, ha avviato una notte magica, come quella vissuta nell’ormai lontano 1982, lo stesso 11 luglio, quando la Nazionale di Bearzot vinse il Mundial in Spagna