Editoriale

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L'editoriale della settimana

Il Papa ci ricorda che la comunicazione è uno strumento per incontrarsi, non per scontrarsi; per dialogare e non per monologare

Le guerre di oggi, più di quelle che si combattono nelle trincee (ce ne sono anche di sparse qua e là nel mondo e spesso dimenticate) sono quelle che si realizzano con grandi spostamenti di patrimoni e di capitali

Nell’attesissima conferenza stampa di lunedì scorso, Mario Draghi ha scompaginato le carte

Chi, se non Draghi, può avere la forza per contrastare le infinite spinte che giungono da ogni direzione e rischiano di portare fuori strada? Solo lui, al momento, ha l’autorevolezza necessaria per tenere uniti i cittadini attorno a obiettivi chiari, ben identificati e raggiungibili

In tanti invocano i muri e per innalzarli si domandano fondi comunitari. Un assurdo nell’assurda situazione di migranti usati come arma di ricatto, per interessi di singole nazioni. Bergoglio prova a scuoterci e lo fa con tutti i mezzi a sua disposizione

In questo inizio d’Avvento, sento la necessità di esercitare lo sguardo. Alla ricerca, in questa realtà tutt’altro che luminosa, di quella luce che non si vede. E invece c’è e non si spegne dopo Natale come le luminarie delle nostre città

Tre azioni che caratterizzano il buon giornalismo: ascoltare, approfondire, raccontare. Perché il rischio, ha aggiunto il Pontefice «è quello di lasciarsi schiacciare dalle notizie invece di riuscire a dare ad esse un senso»

Davanti alle tragedie di questi anni e delle ultime settimane come si fa a rimanere in silenzio? Come si fa a non alzare la voce? Come si fa a restare indifferenti davanti a uomini, donne e bambini usati come scudi umani?

Diciamolo: molti non ne possono più di queste manifestazioni all’insegna del “No Green pass”. Sta prendendo forma una sorta di piccola e silenziosa rivolta di quanti sarebbero per dire finalmente e forte “Sì Green pass”