L’amore, per durare, deve essere duttile. Deve riuscire a plasmarsi sulla trama della vita e delle menti in divenire
La rubrica, tenuta da Mirella Montemurro (psicoterapeuta/psicoanalista), si propone di osservare il mondo attraverso una “lente” psicoanalitica.
Ogni ultima settimana del mese, la rubrica parla di temi della vita quotidiana: relazioni, educazione dei figli, fatti di cronaca locale e nazionale, funzionamento psichico, disagi psicologici e loro cura.
In questa fase 3 può diventare più difficile mantenere una condotta di prudenza. Potrebbe essere forte la spinta ad immaginarci in un periodo post pandemia. Questo riguarda giovani ma anche meno giovani
Federico, un ragazzo di 29 anni, ha ucciso brutalmente sua madre a pochi passi da noi. Di fronte a queste catastrofi affettive si rimane sgomenti, ci si interroga sui motivi
Mai come in questo particolare periodo stiamo constatando come la cura empatica, la dedizione verso l’Altro siano il motore che dà motivazione e forza al lavoro senza sosta di medici, infermieri e di tutte quelle figure professionali che lottano contro il Covid
L’emergenza sanitaria sta cambiando la nostra vita quotidiana, le abitudini igieniche, l’attività lavorativa, gli spostamenti e i contatti interpersonali. Ci richiede di isolarci in casa per evitare la possibilità di propagazione virale. L’altro è diventato un possibile aggressore, allo stesso modo noi stessi veniamo vissuti come potenziali aggressori
Il suicidio di un ragazzo è una disfatta incontrovertibile. È un fallimento di una intera comunità. La comunità cesenate ha risposto con grande partecipazione e coinvolgimento emotivo volto a “riparare”, a “ricostruire” ciò che questa azione ha frantumato
Nella vita quotidiana si parla spesso in modo intercambiabile di bisogno e desiderio. Ma quale è la differenza?
Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione esistenziale, in cui si aspetta un accadimento che ci si immagina essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e in cui di solito chi l'attende non fa nulla affinché questo si realizzi. In questo periodo è naturale interrogarsi sull’anno che sta per terminare.
È dei giorni scorsi un articolo denuncia uscito su La Stampa in cui, il biologo Enrico Bucci e lo storico della scienza Gilberto Corbellini, attaccano la psicoanalisi, da loro considerata una pseudoscienza al pari di omeopatia e agopuntura. In risposta, viene pubblicato su L’Espresso un articolo della presidente della Società psicoanalitica italiana (Spi), dottoressa Anna Maria Nicolò, neuropsichiatra infantile.
Quando il dolore esce dall’argine della pensabilità, si perdono le coordinate e si apre una voragine interna spaventosa. Ci si ritrova senza direzione, in un inabissamento che toglie la parola.
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